I semi, piccoli alleati di Dieta e Benessere

I semi di Chia sono ricavati da una pianta biennale chiamata Salvia hispanica, della famiglia delle Labiatae (la stessa di Salvia officinalis, timo, rosmarino, basilico, menta, origano…), nativa dell’America centrale e meridionale. Questa pianta viene coltivata principalmente per i suoi semi, le cui proprietà benefiche erano già note alle civiltà Precolombiane e Azteche. Il nome Chia, infatti, in Azteco significa “forza” proprio perché era credenza che, grazie a questi semi, si potesse trarre la forza per vincere le battaglie.

I semi di Chia sono molto piccoli, ovali, dal colore variabile dal nero al grigio fino al nero chiazzato di bianco. Sono croccanti e con un sapore abbastanza neutro. Questi semi si conservano per lunghi periodi senza alterazioni né nelle caratteristiche organolettiche né nel valore nutritivo.

Caratteristiche

Nonostante le caratteristiche nutrizionali varino molto a seconda del luogo di coltivazione, della temperatura e dello stadio di maturazione, in generale i semi di Chia sono noti per il loro contenuto in acidi grassi essenziali, omega 3 e omega 6. L’alto contenuto di questi acidi grassi, indispensabili perché non sintetizzabili direttamente dal nostro organismo, è da tempo confermato essere importante per ridurre i livelli plasmatici di colesterolo e trigliceridi, garantendo il benessere cardiovascolare e proteggendo da patologie quali il diabete e la sindrome metabolica. Essi inoltre sono i precursori di numerose sostanze antinfiammatorie, assicurando così la salute di tutto l’organismo.

Oltre a queste, i semi di Chia possiedono molte altre importanti proprietà nutritive meno note; sono infatti anche un’ottima fonte di calcio, ferro, fosforo, magnesio e potassio e sono ricchi di vitamine e antiossidanti. Sono un’ottima fonte di proteine vegetali (15-25%) di buon valore biologico, questo significa che contengono numerosi aminoacidi essenziali (in particolare metionina, lisina e cisteina) e per questo possono essere indicati come integrazione per chi segue un’alimentazione di tipo vegetariano. Tuttavia le proteine contenute nei semi di Chia risultano difficilmente digeribili, perciò può essere utile consumarli sotto forma di farina, dove risultano molto più assorbibili.

Un’altra caratteristica poco conosciuta è l’elevato contenuto di fibra (18-30%), in particolare di tipo solubile, in grado di formare un gel all’interno dello stomaco, riducendo l’assorbimento del colesterolo, rallentando l’assorbimento degli zuccheri (contribuendo in questo modo a mantenere stabile la curva glicemica) e inducendo senso di sazietà. Naturalmente privi di glutine, questi semi possono essere utilizzati tranquillamente da chi soffre di intolleranza alle sue proteine o di celiachia.

Utilizzare i semi di Chia, senza superare la dose consigliata di 15-20 g al giorno, è abbastanza semplice. Grazie al loro sapore neutro sono molto versatili e possono quindi essere aggiunti ai cereali della colazione, uniti all’insalata che si consuma a pranzo o a cena, o inseriti in una zuppa ai cereali. Possono essere anche utilizzati come guarnizione per tartine o finger food. Insomma, l’unico limite è la fantasia.

Fonti:

Condividi